Il buon andamento dell’occupazione coinvolge anche i lavoratori con disabilità: attivazioni in crescita del 12,4% nel primo semestre. Gli addetti inseriti in base alla legge 68/1999 sono 264.651. Oltre 100mila i posti riservati senza copertura.
Il buon andamento dell’occupazione nel 2023 coinvolge anche i lavoratori con disabilità: le assunzioni da gennaio a giugno sono state 18.236, in aumento del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, l’incremento è stato del 15,4% per le donne e del 10% per gli uomini. In linea con l’andamento generale delle attivazioni, il 63,5% dei lavoratori con disabilità è stato assunto con un contratto a termine (si veda la grafica in pagina). I rapporti di lavoro con persone disabili cessati nel semestre sono stati 10.786.
È questa la fotografia che emerge dalle analisi fornite al Sole 24 Ore del Lunedì dal ministero del Lavoro, sui dati consolidati delle comunicazioni obbligatorie relative al primo e al secondo trimestre dell’anno e sui prospetti informativi trasmessi da Pa e aziende nel 2023, riferiti al 2022.
Se il trend del primo semestre fosse confermato nel secondo, i rapporti di lavoro avviati con persone disabili nel 2023 potrebbero superare quota 36mila, confermando una ripresa verso i numeri più alti registrati prima della pandemia (nel 2019 c’era stato un livello “record” di assunzioni: 58.131).
Gli occupati con disabilità e le scoperture
I lavoratori con disabilità impiegati complessivamente in Italia sono 264.651: per il 76% sono attivi in aziende private (201.065), per il 24% nella Pubblica amministrazione (63.586). Questo numero rappresenta però circa un terzo degli iscritti ai servizi provinciali per il collocamento mirato delle persone con disabilità, cioè di coloro che aspirano a un lavoro. A fine 2019, ultimo anno per quale sia disponibile un censimento, gli iscritti nell’elenco del collocamento mirato erano 847.708, per il 45,5% donne.
I posti scoperti rispetto alle quote riservate ai lavoratori disabili dalla legge 68/1999 sono 100.307: 23.308 nella Pa e 76.999 nel settore privato.
Gli incentivi economici
Per assumere lavoratori con disabilità, i datori possono accedere agli incentivi economici previsti dall’articolo 13 della legge 68/1999, finanziati con il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili. Per il 2023 la dotazione del fondo è di 77,6 milioni di euro, in aumento rispetto ai 76,2 milioni disponibili per il 2022.
«L’erogazione di questi incentivi non è sempre contestuale rispetto all’assunzione del lavoratore», fa notare Vincenzo Falabella, presidente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish). «I fondi - continua - finiscono di solito nella prima parte dell’anno e chi assume nei mesi successivi, deve attendere l’erogazione delle risorse. Per aumentare l’occupazione delle persone disabili – conclude – sarebbe necessario agire sul costo del lavoro e vigilare sull’applicazione effettiva della legge 68/1999».
Il ministero del Lavoro ha avviato a settembre in una sezione dedicata del proprio sito una raccolta delle buone prassi sul collocamento mirato, con l’obiettivo, fra gli altri, di assicurare la disponibilità di modelli replicabili di azioni, procedure e progettualità a beneficio delle persone con disabilità e dei datori di lavoro interessati.
La ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone ricorda che l’assegno di inclusione, in vigore dal 1° gennaio 2024 (e per il quale da oggi è possibile presentare le domande) «sarà rivolto proprio a quelle famiglie che hanno all’interno situazioni di fragilità».
Cit. “Il Sole 24 Ore”
