In un emendamento al decreto Anticipi nel privato previsti tre mesi in più con scadenza a fine marzo 2024. Termina a fine anno il diritto allo smart working per fragili e super fragili.
Per i genitori con figli under 14 del settore privato il diritto a chiedere (e ottenere) lo smart working, in scadenza a fine anno, viene prorogato di tre mesi, fino al 31 marzo 2024. Nulla da fare (al momento) per i lavoratori fragili e super fragili, per i quali la normativa di miglior favore sull’utilizzo del lavoro agile oggi in vigore termina il 31 dicembre.
A sorpresa è un emendamento, presentato da Pd e M5S al decreto Anticipi, approvato ieri sera dalla commissione Bilancio del Senato, rimette mano alla normativa sullo smart working ma per i soli lavoratori privati con figli che, probabilmente nelle aziende dove non sono previsti accordi aziendali sul tema, potranno far valere il diritto al lavoro agile in forza di una norma di legge fino a marzo 2024. La proposta, formulata sempre da Pd e M5S di estendere la proroga ai genitori con figli under 14 del pubblico, e ai fragili e super fragili del pubblico e del privato è stata respinta perché il governo ha evidenziato la mancanza di coperture economiche.
I genitori con figli under 14 nel privato potranno continuare a svolgere la prestazione in modalità agile, a condizione che nel nucleo familiare non ci sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa e che non ci sia un genitore non lavoratore. Inoltre tale modalità deve essere compatibile con le caratteristiche della prestazione, che deve poter essere remotizzabile.
È da inizio della pandemia, con il governo Conte, che lo smart working è entrato prepotentemente nell’organizzazione del lavoro nelle imprese, soprattutto quelle medio-grandi. Secondo le stime dell’Osservatorio del politecnico di Milano, quest’anno, si contano 3,5 milioni di smart workers, in linea con il dato 2022. Nel 2024 si prevede un utilizzo del lavoro agile per 3,5-4 milioni di lavoratori (la quantità di giornate da remoto è, in genere, due o tre a settimana, alternate da giornate in presenza).
Per i super fragili, invece, scade a fine anno la proroga concessa a fine settembre: per questi lavoratori affetti da patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità (individuate nel Dm del 4 febbraio 2022) è previsto che il datore di lavoro assicuri lo svolgimento della prestazioni lavorativa in modalità agile anche attraverso «l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento come definita dai contratti collettivi di lavoro vigenti», senza alcuna decurtazione della retribuzione, ferma restando l’applicazione delle disposizioni dei contratti collettivi nazionali se più favorevoli.
Diritto allo smart working in scadenza a fine anno anche per i fragili, lavoratori che in base ad accertamento medico risultino più esposti al rischio di contagio da Covid-19 in ragione dell’età o dell’immunodepressione derivante da patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o da comorbilità.
Per Elisa Pirro (M5S) «si tratta di un passo avanti anche se avevo proposto come termine ultimo il 30 giugno», mentre Antonio Nicita (Pd) fa sapere che sui fragili «insisteremo in aula e in Legge di Bilancio affinché si trovino le risorse necessarie».
Cit. “Il Sole 24 Ore”