Dati Inail sui primi 10 mesi del 2023 influenzati dal minor peso dei contagi da Covid-19. Rispetto allo stesso periodo del 2022 giù anche le denunce con esito mortale.
Il minor peso dei casi di contagio da Covid-19 dispiega i suoi effetti positivi anche sul fronte delle denunce di infortunio, in decisa riduzione nei primi 10 mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Al calo degli infortuni fa però da contrappeso la crescita delle malattie professionali. A dirlo sono i dati provvisori sul periodo resi noti ieri dall’Inail nella sezione “Open data” del suo sito.
Le denunce di infortunio presentate all’Istituto entro lo scorso ottobre sono state 489.526, il 17,8% in meno rispetto alle 595.569 dei primi 10 mesi del 2022, in aumento rispetto alle 448.110 del 2021 (+9,2%) e alle 421.497 del 2020 (+16,1%), e in diminuzione rispetto alle 534.314 del 2019 (-8,4%). A livello nazionale i dati rilevati al 31 ottobre di ciascun anno evidenziano, per i primi 10 mesi dell’anno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 522.147 del 2022 ai 412.001 del 2023 (-21,1%), mentre quelli in itinere hanno fatto registrare un aumento del 5,6%, passando da 73.422 a 77.525. Le denunce con esito mortale presentate nei 10 mesi del 2023, sono state 868 contro le 909 registrate nel periodo gennaio-ottobre 2022. A livello nazionale i dati rilevati al 31 ottobre di ciascun anno evidenziano per i primi 10 mesi del 2023 rispetto al pari periodo del 2022, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 250 a 196, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 659 a 672. Il calo ha riguardato sia l’Industria e servizi (da 772 a 744 decessi) che l’Agricoltura (da 105 a 98) e il Conto Stato (da 32 a 26).
Nei primi 10 mesi del 2023 sono, invece, cresciute in maniera significativa le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail: 60.462, oltre 10mila in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+20,9%). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.
Cit. “Il Sole 24 Ore”