Verifica sul contratto e sulla capacità patrimoniale di chi richiede i lavoratori. In campo consulenti del lavoro, commercialisti, avvocati e parti datoriali.
Riguarda l’osservanza del contratto collettivo applicato e la congruità del numero di richieste di lavoratori extra Ue rispetto alla capacità economica del datore di lavoro l’asseverazione dei professionisti sulle domande di assunzione legate al decreto flussi.
L’asseverazione, che non esclude i controlli a campione dell’Inl in collaborazione con l’agenzia delle Entrate, è il documento nel quale consulenti del lavoro, commercialisti o avvocati, o le organizzazioni datoriali, certificano appunto il rispetto dei presupposti contrattuali richiesti dalla normativa vigente per l’assunzione di lavoratori stranieri. È necessaria anche per il settore dell’assistenza familiare. Non è invece richiesta per le domande inviate dalle organizzazioni di categoria firmatarie dei protocolli d’intesa con il ministero del Lavoro.
L’asseverazione è uno dei documenti da preparare, in vista dei click day del 2, 4 e 12 dicembre per l’assunzione di lavoratori extracomunitari in base al decreto flussi 2023-2025 (Dpcm del 27 settembre 2023), per la quota relativa al 2023. Fino al 26 novembre è possibile precompilare i moduli di domanda, diponibili sull’applicativo https://portaleservizi.dlci.interno.it. Le domande potranno essere inviate nelle tre date indicate, in base alle categorie di lavoratori coinvolti (subordinati non stagionali e stagionali, si vedano le schede in pagina).
I settori e le priorità
I settori nei quali possono essere ammessi lavoratori subordinati sono: autotrasporto merci per conto terzi e trasporto passeggeri con autobus; edilizia; turistico-alberghiero; meccanica; telecomunicazioni; alimentare; cantieristica navale; pesca; acconciatori; elettricisti; idraulici; assistenza familiare e socio-sanitaria.
Per tutti i settori è ammessa la trasmissione della domanda di nulla osta al lavoro anche da parte delle agenzie di somministrazione. Tutte le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2023 e saranno, in linea generale, trattate in base all’ordine cronologico di presentazione.
Le domande presentate dai datori di lavoro del settore agricolo nell’ambito del decreto flussi 2022, non risultati assegnatari della quota, saranno valutate, in ordine cronologico, con priorità rispetto ai nuovi richiedenti.
Sempre per quanto riguarda il lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, le domande che arriveranno dalle organizzazioni datoriali dei rispettivi settori, per conto e in nome dei datori di lavoro saranno valutate con priorità, per il rilascio del nulla osta.
Per compilare e inviare le domande è necessario avere un’identità digitale Spid o Cie.
Gli step preliminari e il reddito
I datori interessati ad assumere lavoratori extra Ue dovranno allegare alla domanda l’autocertificazione sull’indisponibilità di lavoratori già presenti in Italia; l’asseverazione e il certificato di idoneità alloggiativa. Se i documenti non fossero disponibili alla presentazione della domanda, il datore dovrà inserire altrettante dichiarazioni di impegno a consegnarli allo sportello unico per l’immigrazione.
Prima della richiesta di nulla osta al lavoro per i lavoratori (esclusi gli stagionali o chi si è formato all’estero), il datore deve verificare presso il centro per l’impiego competente che non ci siano in loco altri lavoratori disponibili a ricoprire quel posto di lavoro, con l’invio telematico del modulo predisposto da Anpal e reperibile sul sito www.anpal.gov.it. Alla richiesta di nulla osta, si potrà procedere solo se: il centro per l’impiego non risponde entro quindici giorni lavorativi dalla domanda; il lavoratore segnalato dal centro per l’impiego non è idoneo per il datore al lavoro offerto; il lavoratore inviato dal centro per l’impiego non si presenta, salvo giustificato motivo, al colloquio di selezione, decorsi almeno venti giorni lavorativi dalla richiesta. Il verificarsi di queste circostanze dovrà risultare da un’autocertificazione che il datore di lavoro dovrà allegare alla domanda di nulla osta al lavoro.
L’attestazione di idoneità alloggiativa è un documento, da chiedere all’ufficio casa del Comune, con il quale si dichiara l’idoneità di un alloggio a ospitare un determinato numero di persone rispetto ai vani di cui l’alloggio è composto e alla sua superficie complessiva.
Il reddito del datore di lavoro (in caso di persona fisica-impresa individuale) o il fatturato (in caso enti e società), non può essere inferiore a 30mila euro annui.
Cit. “Il Sole 24 Ore”