Per qualsiasi informazione: info@giovanniditano.it


documents-assessing-business-satisfaction-check-mark-competence-rating.jpeg
giovanniditano_logo
giovanniditano_logo
giovanniditano_logo

Via Pola,  n.16 interno 2 
70011 - Alberobello (BA)

(+39) 080/4323933 - 080/4327511

studioglobo@libero.it

Via Pola,  n.16 interno 2 
70011 - Alberobello (BA)

(+39) 080/4323933 - 080/4327511

studioglobo@libero.it

Le nostre specializzazioni nel campo del diritto del lavoro, amministrazione del personale ed elaborazione paghe rappresentano un bagaglio di conoscenze, competenze e abilità affinate nel tempo.

Le nostre specializzazioni nel campo del diritto del lavoro, amministrazione del personale ed elaborazione paghe rappresentano un bagaglio di conoscenze, competenze e abilità affinate nel tempo.

IL BLOG DELLO STUDIO DITANO

Contattaci su Whatsapp per qualsiasi informazione:

Contattaci su Whatsapp per qualsiasi informazione:

Richiedi oggi la tua consulenza personalizzata: info@giovanniditano.it

Richiedi oggi la tua consulenza personalizzata: info@giovanniditano.it

Donne vittime di violenza, consulenti del lavoro in pressing sulle politiche attive

2023-11-23 18:00

author

Donne vittime di violenza, consulenti del lavoro in pressing sulle politiche attive

Protocollo d’intesa con la Fondazione Doppia Difesa Onlus: l’obiettivo è favorire la loro inclusione occupazionale.L’indipendenza economica può essere

Protocollo d’intesa con la Fondazione Doppia Difesa Onlus: l’obiettivo è favorire la loro inclusione occupazionale.

L’indipendenza economica può essere una chiave fondamentale per consentire alla donne di non ritrovarsi “ostaggio” di mariti e compagni e/o di sottrarsi con meno fatica alle situazioni di violenza e per garantirla occorre informarle, formarle e/o ricollocarle per garantire loro opportunità lavorative. Con questo obiettivo è stato firmato siglato ieri a Roma un protocollo d’intesa tra il Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro e la Fondazione Doppia Difesa Onlus in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione delle violenza contro le donne. Nella Biblioteca del Senato Giovanni Spadolini è stato presentato anche il report intitolato “Favorire l’inclusione occupazionale per contrastare la violenza sulle donne”, a cura dell’Ufficio Studi dei consulenti, che analizza numeri e tendenze del fenomeno.

Il protocollo, di durata biennale, comprende 9 articoli e impegna le parti a collaborare nell’ambito della progettazione e realizzazione delle attività utili al perseguimento delle finalità sopra descritte, fra cui progetti di politiche attive a livello nazionale, regionale e territoriale specificamente diretti all’occupabilità e all’occupazione delle donne vittime di violenza. Allo scopo verrà effettuato uno studio preliminare per conoscere i servizi reciproci da sviluppare.

«Come Consiglio nazionale - ha sottolineato il presidente dei professionisti, Rosario De Luca - insieme a Doppia Difesa ci spenderemo per la realizzazione di progetti di politiche attive diretti all’occupabilità delle donne vittime di violenza». La presidente della onlus, Michelle Hunziker, ha sottolineato a sua volta come l’indipendenza economica sia sempre il primo passo verso la libertà, «altrimenti il rischio è di mettere la propria vita nelle mani di qualcun altro e di non riuscire più a riprendersela. Siamo felici di questa intesa che speriamo possa dare un aiuto concreto a tante donne».

Lo scenario attuale, del resto, esige un cambio di passo. Dal Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes/Istat), riferito all’anno 2022, emerge infatti uno svantaggio netto per la popolazione femminile rispetto a quella maschile: il tasso di occupazione femminile in Italia è così lontano dalla media europea, e così basso, che quasi la metà delle donne sono escluse dall’indipendenza economica. Più nello specifico, nello stesso anno erano circa 6.773.000 le donne che non lavoravano, comprese in un range di età tra i 25 e i 64 anni, pari al 42,7% del totale della popolazione femminile residente in Italia.

Dalla ricerca svolta dall’Ufficio studi dei consulenti del lavoro emerge che delle 15.559 donne che nel 2020 hanno iniziato un percorso personalizzato di uscita dalla violenza, solo il 35,5% era occupato stabilmente, mentre il 48,7% risultava non autonomo dal punto di vista economico. Secondo l’indagine, un aiuto significativo per favorire l’inclusione economica e lavorative delle vittime di violenza potrà arrivare dall’assegno di inclusione, in vigore dal 1° gennaio 2024. Tra i destinatari di questo strumento di sostegno economico, introdotto dal Decreto lavoro (Dl 48/2023 ) e che sarà erogato mensilmente per un periodo di 18 mesi, con possibilità di essere rinnovato per ulteriori 12 mesi, ci sono, infatti, i nuclei familiari che abbiano almeno un componente in condizione di svantaggio e inserito in percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, con presa in carico da parte di centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni o dai servizi sociali.

Cit. “Il Sole 24 Ore”



www.giovanniditano.it @ All Right Reserved 2022 | Sito web realizzato da Flazio Experience ​

www.giovanniditano.it @ All Right Reserved 2022 | Sito web realizzato da Flazio Experience ​

abstract-blur-hotel-interior.jpeg

NEWSLETTER

Iscriviti alla Newsletter per rimanere aggiornato sui servizi e gli articoli del Blog