Assicurare tutele per i posti di lavoro attraverso un meccanismo simile a Sure, il programma messo in campo durante la pandemia per attenuare i rischi di disoccupazione, offrendo un sostegno economico temporaneo a imprese e lavoratori.
La vicepresidente esecutiva per i Diritti sociali e Competenze della Commissione europea, Roxana Minzatu, al termine dell’incontro con il ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo nella sede dell’Associazione stampa estera il 7 aprile ha spiegato di avere avanzato questa proposta a Bruxelles: «Serve l’avallo del Parlamento europeo per l’operatività- ha aggiunto -, in questa fase servono strumenti per investire in anticipo sulla riqualificazione dei lavoratori che rischiano di essere licenziati. Penso a strumenti come Fse+ con una dote di 100 miliardi o al Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (Feg) per supportare lavoratori in esubero o autonomi che abbiano cessato l’attività per eventi di ristrutturazione».
L’incontro è servito a fare il punto sulle misure da mettere in campo per far fronte non solo alle due sfide legate alle transizioni digitale e green, ma anche agli effetti dei dazi. L’8 aprile è in programma a Palazzo Chigi l’incontro con le forze produttive: «Dalle categorie potremo avere delle prime indicazioni - ha spiegato il ministro Calderone -. Senza allarmismi, come ha detto il premier Giorgia Meloni, dobbiamo capire l’impatto reale della decisione senza precedenti sui dazi, sarà necessario un confronto con tutte le parti sociali. Dobbiamo sostenere il lavoro, le imprese e i lavoratori, e fare in modo che il tema della competitività resti al centro».
La vicepresidente della Commissione Ue ha anche annunciato un pacchetto di misure per sostenere la mobilità del lavoro che includerà una proposta per rafforzare ed espandere il mandato dell’Autorità Europea del Lavoro, la proposta di un sistema di carta social europea, Esspass, e iniziative per regolamentare le catene di sub-appalto e il lavoro dei migranti nel contesto del distacco dei lavoratori.
Ieri si è affrontato anche il tema della sfida delle competenze, con l’obiettivo di arrivare a un milione di studentesse iscritte ai corsi di laurea delle materie Stem entro il 2028, e di politiche attive del lavoro: il nostro Sistema per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) è considerato dalla vicepresidente Minzatu una «best practice da cui prendere ispirazione a livello europeo». Del tema si è parlato anche nel successivo incontro con il presidente dell’Inps, Gabriele Fava: «Stiamo portando avanti un ambizioso programma di digitalizzazione e di implementazione dell’intelligenza artificiale - ha aggiunto Fava-. L’obiettivo è offrire servizi sempre più efficienti e personalizzati, secondo i principi del welfare generativo, la risposta più attuale alle nuove esigenze di inclusione e protezione sociale».
Cit. “Il Sole 24 Ore”