Doppio incentivo per gli under 35 disoccupati che avvieranno un’attività imprenditoriale in settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica, tra luglio 2024 e dicembre 2025. L’articolo 21 del decreto Coesione (Dl 60/2024) prevede infatti un esonero contributivo e un contributo a fondo perduto a sostegno dell’attività.
L’esonero contributivo sarà riconosciuto a fronte di assunzioni a tempo indeterminato (apprendistato escluso), tra luglio 2024 e dicembre 2025, di lavoratori anch’essi under 35 e sarà pari al 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail. La durata massima è di tre anni, comunque non oltre il 31 dicembre 2028 e l’ammontare massimo mensile è di 800 euro per ciascun lavoratore, nei limiti di spesa di 5 milioni di euro per l’anno 2024, di 39,5 milioni di euro per l’anno 2025, di 58,8 milioni di euro per l’anno 2026, di 53,7 milioni di euro per l’anno 2027 e di 19,3 milioni di euro per l’anno 2028. Sufficienti, secondo la relazione tecnica al decreto-legge, per gli oneri generati da due assunti in media da ogni impresa che beneficiano di un esonero medio di 700 euro mensili a testa. L’esonero non si può cumulare con altri o con riduzioni di aliquote di finanziamento, però è compatibile con la deduzione al 120-130% del costo del lavoro introdotta dal Dlgs 216/2023 per le nuove assunzioni.
In aggiunta, gli stessi datori di lavoro possono richiedere all’Inps un contributo per l’attività, pari a 500 euro mensili per la durata massima di tre anni (quindi 18mila euro in tutto). Il contributo non concorre alla formazione del reddito ed è erogato ogni anno dall’istituto di previdenza anticipatamente per il numero di mesi interessati allo svolgimento dell’attività imprenditoriale. Gli acconti d’imposta per l’esercizio in corso al 31 dicembre 2028 sono calcolati sull’imposta del periodo precedente determinata senza applicazione del beneficio. Il limite di spesa complessivo è di 63 milioni di euro dal 2024 al 2028, calcolato ipotizzando l’avvio di 1.200 imprese quest’anno e 2.300 nel 2025.
Le caratteristiche che dovranno avere le imprese per accedere a questa doppia agevolazione saranno definite da un decreto interministeriale, che indicherà anche criteri, tempi e modalità di accesso ai benefici. Inoltre, occorrerà attendere l’autorizzazione della Commissione europea.
Cit. “Il Sole 24 Ore”